TivùSat va oltre le attese. La piattaforma televisiva gratuita satellitare, che vede come soci di controllo Rai e Mediaset e Telecom Italia Media quale socio di minoranza, ha venduto ai produttori di decoder e televisori circa 570mila carte magnetiche (necessarie per vedere il bouquet) rispetto alle 300mila che era l'obiettivo dei mesi scorsi per questo periodo pre-natalizio. Il presidente di Agcom, Corrado Calabrò, ha commentato così i dati sulla crescita della piattaforma satellitare: «Verificheremo i dati e anche che non ci sia zona del Paese che non riceva il servizio. La Rai deve essere su tutte le piattaforme tecnologiche». Il segnale di TivùSat, ovviamente, essendo diffuso attraverso il satellite di Eutelsat copre tutta l'Italia ma Calabrò si riferisce evidentemente alla disponibilità dei decoder, non sempre assicurata ai negozianti e da questi agli utenti.
Sul fronte del rapporto tra tlc e televisioni, Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia, ha ribadito, in un brindisi d'auguri con i giornalisti di settore, «che non abbiamo alcuna intenzione di competere con Mediaset, Sky e Rai sul mercato dei contenuti. La banda larghissima, da 100 Megabit? Serve solo per i film in HD, che però possono avere altre piattaforme distributive, come il satellite». Telecom Italia lancerà a giorni, precedendo Mediaset, un servizio di contenuti e video via Web, quello che in gergo si chiama Over-the-top. Sul fronte della banda larga, secondo Calabrò, «qualcosa si sta muovendo, c'è una regione del Nord che sta per fare un esperimento, a essere ottimisti tra qualche mese vedremo, verificheremo». Calabrò ha detto che all'Agcom nulla è stato comunicato circa un'eventuale coinvolgimento delle Ferrovie dello Stato nella costruzione di nuove reti.
Tornando a TivùSat, «dal prossimo anno anche la Rai distribuirà, a prezzo di costo, le carte di TivùSat agli abbonati – rivela Luca Balestrieri, presidente di TivùSat – e nei negozi arriveranno anche i moduli CAM da collegare ai televisori integrati per vedere il nostro bouquet satellitare». TivùSat, però, non garantirà che la carte distribuite dalla Rai agli abbonati funzionino con qualsiasi decoder, mentre al contrario garantisce i decoder e le carte vendute, insieme, nella grande distribuzione.
Le regioni dove i produttori di decoder hanno acquistato più carte di TivùSat, e quindi dove c'è più richiesta da parte della grande distribuzione, sono quelle dove si è spento il segnale della tv analogica: Torino-Cuneo, Lazio, Campania. «Ci sono però richieste anche nelle zone appenniniche dell'Emilia-Romagna e della Toscana e nell'area alpina della Lombardia, là dove ci sono problemi di ricezione del segnale terrestre», aggiunge il presidente di TivùSat.
Quanto al numero di utenti che hanno attivato una carte nel decoder TivùSat, «siamo in linea con l'evoluzione della britannica FreeSat, che dopo quattro-cinque mesi dal lancio aveva 100mila utenti attivi»: si attivano circa 1.500 carte al giorno della piattaforma satellitare Rai-Mediaset. Il maggior effetto dell'arrivo sul mercato di TivùSat, ad oggi, è la forte contrazione dei decoder che offrivano la visione dei canali satellitari gratuiti. TivùSat offre la visione di 34 canali in definizione normale (non ci sono canali in Alta Definizione): l'ultimo ad aggiungersi è stato Nuvolari, il canale sull'auto di Sitcom.
